La scienza dell’impossibile

In questo libro Chiara Marletto, ricercatrice in fisica teorica presso il Wolfson College e il dipartimento di fisica dell’università di Oxford, descrive parte delle idee alla base dei suoi studi.

In particolare si sofferma sulla possibilità che le attuali leggi della fisica comunemente accettate (dalla relatività generale alla meccanica quantistica, passando per la teoria dell’informazione) possano essere profondamente rivisitate alla luce di spiegazioni controfattuali del mondo. Ossia: piuttosto che parlare di cosa deve accadere nell’universo (dato ciò che è accaduto), valutare cosa potrebbe (o non potrebbe) essere fatto accadere.

Personalmente mi piace la consapevolezza che le leggi o le convinzioni di cui disponiamo (non solo in fisica) non siano dogmi assoluti ed eterni e sono convinto che ci sia un sacco ancora da scoprire, là fuori: tale idea è essa stessa il motore del progresso. La medesima autrice, a pagina 152, afferma che “le leggi della fisica sono manuali provvisori per l’uso dell’universo“.

Il testo è diviso in capitoli (“Oltre le leggi del moto”, Informazione, “Informazione quantistica”, Conoscenza, “Lavoro e calore”, tra gli altri) nei quali Marletto propone dunque i limiti della visione classica della fisica, descrivendo come essi possano essere superati tramite una lettura controfattuale della realtà.

Funzionale a questo processo è l’introduzione (o la rivisitazione) di determinati concetti come quelli di leggi senza-progetto (che non si occupano di preservare qualcosa in particolare), r-esistenza (la capacità di un sistema di preservare se stesso), costruttore universale (la generalizzazione estrema del concetto di stampante 3D, in grado di generare qualsiasi sistema fisico a partire da sufficiente materia prima), conoscenza (informazione r-esistente) e numerose altre.

Il testo è interessante ma durante la lettura ho perso più volte il filo (e subìto un po’ di frustrazione), nonostante l’autrice intervalli i capitoli tecnici a momenti più accessibili: alcune storie (come il dialogo fra Aristotele e un giovane Alessandro Magno) richiamano metaforicamente quanto descritto nelle pagine precedenti.

Consiglio dunque questa lettura di frontiera, alla ricerca delle nuove leggi della fisica, a chi dispone già di una solida conoscenza di fisica teorica e voglia fare un bel viaggio controfattuale. In tal caso, buona lettura! Diversamente, sappiate che si tratta di un testo piuttosto impegnativo che potrebbe lasciarvi un po’… smarriti.


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